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Charlottenburger Chaussee 109
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Luoghi storici autentici in cui rivivere la storia
Berlino, 8 maggio 1945, giorno della liberazione. La città è ridotta in macerie. Un terzo degli appartamenti e delle strade è andato distrutto. La guerra è finita, ma ha lasciato segni ovunque.
Nessuna città è stata segnata dal passato come Berlino. Anche se quelle che un tempo erano lande desolate sono state edificate e le macerie sono scomparse, la storia movimentata della capitale è ancora ben visibile nel paesaggio urbano.
Chi attraversa Berlino guardandosi intorno con attenzione non potrà fare a meno di notare crepe, crateri e piccoli fori rotondi su muri e facciate: si tratta effettivamente di fori di proiettile della Seconda guerra mondiale, che, come sulla Vecchia Zecca (foto sotto, Alte Münze), testimoniano anche schegge di granata.
In molti luoghi, come ad esempio sulla facciata del Museo di storia naturale, i segni della guerra sono stati volutamente preservati come testimonianza e monito. Anche sulla Colonna della Vittoria, sugli archi sotto la stazione della S-Bahn Friedrichstraße e vicino ad Alexanderplatz, sulle colonne del Pergamon Museum attualmente chiuso e del Bode Museum, e sul rinforzo dell’argine intorno all'Isola dei musei potrete notare dei fori di proiettile.
I segni della battaglia per Berlino sono inconfondibili sulle statue del Gropius-Bau, sull'edificio della Fondazione Nuova Sinagoga di Berlino e sul campanile della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (Chiesa commemorativa dell'Imperatore Guglielmo), probabilmente il monumento commemorativo più importante di Berlino. A seguito di un dibattito pubblico il campanile della chiesa, gravemente danneggiato dalle bombe, è stato preservato nello stato di rovina e successivamente integrato con un nuovo edificio dell'architetto Egon Eiermann.
Al suo interno si può ammirare anche la Madonna di Stalingrado: questo disegno a carboncino, opera del medico dell'ospedale militare Kurt Reuber, uscì dalla sacca a bordo dell’ultimo aereo da trasporto durante la battaglia di Stalingrado. Nel 1983 la famiglia del medico consegnò il quadro alla chiesa commemorativa in memoria delle vittime del conflitto. La croce di Coventry è un altro oggetto d'arte esposto nella chiesa come monito di pace.
All’interno del Reichstag, dietro una vetrata protettiva, si trovano le scritte e le firme dei soldati russi che tra il maggio 1945 e il 1950 vollero lasciare un segno sulle pareti dell'edificio preso d'assalto dall’Armata Rossa.
Il 7 maggio il colonnello generale Alfred Jodl sottoscrisse la resa incondizionata della Wehrmacht presso il quartier generale degli Alleati a Reims. Nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1945 Wilhelm Keitel, capo del comando supremo della Wehrmacht, firmò la resa con la parte sovietica a Berlino-Karlshorst.
Museo tedesco-russo Berlino-Karlshorst
È ancora possibile visitare la sala della resa, in quella che un tempo era la mensa per ufficiali della scuola per pionieri della Wehrmacht. Dal 1945 al 1949 fu questa la sede dell'amministrazione militare sovietica in Germania. Nel 1967 l'edificio è diventato un monumento storico. Numerosi oggetti originali di uso quotidiano, militaria, manifesti propagandistici e lettere di guerra permettono di conoscere più da vicino la vita quotidiana di soldati e civili di entrambe le parti nel Museo tedesco-russo Berlino-Karlshorst.
A Berlino riaffiorano tanti ricordi. Ricordi che non devono essere dimenticati, documentati anche in numerosi siti commemorativi e luoghi storici autentici, come la Topografia del Terrore o l'ex quartier generale della Gestapo e delle SS. La Casa della Conferenza di Wannsee, dove i principali funzionari dell'apparato governativo nazista e delle SS hanno discusso la pianificazione di quella che chiamarono la "soluzione finale della questione ebraica", è ora un museo e un istituto di istruzione.
Il campo di concentramento di Sachsenhausen si considera un luogo di apprendimento pubblico. I siti originali dell'epoca, le baracche, le celle, la sede amministrativa e diverse mostre permanenti vi permettono di toccare la storia con mano.
Un altro luogo determinante per la storia mondiale nel 1945 fu Potsdam. Stalin alloggiava qui, in una villa sul Griebnitzsee, durante la conferenza di Potsdam nell'estate del 1945. Al Palazzo Cecilienhof i tre principali alleati discussero la riorganizzazione dell'Europa e il destino della Germania e della futura capitale divisa.
Visitate il Museo degli Alleati a Dahlem per saperne di più sull'ex settore americano nel dopoguerra. Oltre a documenti originali e filmati storici, potrete vedere anche l'ingresso di un tunnel di spionaggio angloamericano.
Nel cimitero militare di Treptower Park riposano 7000 caduti sovietici. Il Memoriale sovietico all’interno dello stesso parco è un monumento impressionante, circondato da prati e alberi imponenti. Un luogo tranquillo, che invita a una pausa. La guerra è finita.