Berlino, capitale delle sculture
Arte e cultura in una cornice urbana
Berlino ha più ponti di Venezia e più sculture di qualsiasi altra città tedesca. Già solo l'animale araldico della capitale, l'orso di Berlino, è il soggetto di più di 600 opere d'arte storiche e contemporanee: come scultura indipendente, su ponti o fontane, come rilievo o murale. In pratica tutta Berlino è un museo a cielo aperto, un’enorme galleria aperta a tutti. Seguiteci in questo tour storico e artistico della città: a Berlino scultori, architetti, creativi e artisti contemporanei hanno svolto un ruolo fondamentale nel modellare lo spazio urbano.
- Est contro Ovest: il Nikolaiviertel e il boulevard delle sculture
- Preservare il patrimonio storico e dare spazio alle novità
- Il magnifico centro di Berlino: storie di imperatori, combattenti e regine
- Tiergarten e Charlottenburg: dal centro di Berlino “fino alle bambole”
- NIl secondo dopoguerra: le tracce della divisione e l’arte legata al Muro
- Muri e facciate come testimonianze storiche
- Dal Kulturforum a Potsdamer Platz: arte contemporanea negli spazi pubblici
- Memoriali e monumenti commemorativi
- Coraggiosi e dissidenti: l’anima combattiva di Berlino
- In posizione di rilievo: la Haus der Kulturen der Welt e il quartiere governativo
- Sculture e fontane come punti di ritrovo
Est contro Ovest: il Nikolaiviertel e il boulevard delle sculture
Accanto alla celebre Nikolaikirche (chiesa di San Nicola) un orso si staglia per sei metri sopra una vasca ottagonale. Costruita nel 1987 per celebrare il 750° anniversario della fondazione di Berlino, la “Gründungsbrunnen” (fontana della fondazione) fu realizzata nell’ambito del progetto di ricostruzione del Nikolaiviertel, un quartiere storico che era uscito quasi completamente distrutto dalla Seconda guerra mondiale. A questo ambizioso progetto dell'Est, Berlino Ovest contrappose la realizzazione di un moderno boulevard delle sculture sul Kurfürstendamm, scatenando così una vera e propria guerra culturale.
Si dice che l'artista Wolf Vostell abbia persino ricevuto minacce di morte per le sue due Cadillac incastonate nel cemento in Rathenauplatz. Oggi quest'opera controversa, come molte altre sculture del viale, è parte integrante del paesaggio urbano, proprio come i monumenti e le statue di marmo imperiali.
Preservare il patrimonio storico e dare spazio alle novità
Quando si tratta di arte nello spazio urbano, Berlino ha sempre cercato di mantenere un difficile equilibrio: da un lato è importante preservare il patrimonio storico, dall'altro bisogna dare spazio alle idee delle nuove generazioni. Così nella capitale si possono ammirare facciate in stucco guglielmino accanto a pareti tappezzate di street art colorata, o sculture di epoca imperiale vicino a memoriali e monumenti che ricordano i momenti più bui della storia della città. Oltre ad architetture simbolo della cultura industriale ci sono tante opere d'arte contemporanea, molte delle quali create da artisti famosi come Richard Serra e Keith Haring. Le sculture “Die Liegende”, di fronte all'Accademia delle belle arti, e “Archer”, davanti alla Neue Nationalgalerie, sono opera di Henry Moore, mentre nell’atrio dell'ambasciata svizzera la foglia al vento (“Blatt im Wind”) di Pipilotti Rist cade fluttuando dal soffitto a intervalli di dodici minuti.
L'arte a Berlino può essere poetica o cruda, antica e moderna, uno specchio per gli ideali e i valori della metropoli in costante reinvenzione: città residenziale, un tempo capitale della DDR e vetrina dell'Ovest e oggi, naturalmente, capitale della Germania riunificata.
Il magnifico centro di Berlino: storie di imperatori, combattenti e regine
Passeggiando lungo il viale Unter den Linden e nel centro della città sarete accompagnati da imponenti statue equestri. All'altezza dell'Altes Palais, l'attuale facoltà di giurisprudenza, un Federico II di Prussia in bronzo troneggia sul suo cavallo preferito, Condé, già segnato dalle rughe ma ancora pieno di orgoglio per il suo impero prussiano. Federico il Grande fu anche il committente dei magnifici edifici del cosiddetto Forum Fridericianum , che si estende dalla sua statua fino allo Schlossbrücke, il ponte dell’antico castello di Berlino, progettato dall’architetto Karl Friedrich Schinkel. Lungo la strada incontrerete un Alexander von Humboldt scolpito nella pietra e un Heinrich Heine di bronzo.
Attraversando lo Schlossbrücke, fiancheggiato da divinità greche, e il Lustgarten raggiungerete l'Altes Museum, il cuore dell'Isola dei musei. Con questo tempio dell'arte di ispirazione greca il maestro Schinkel ha creato una delle opere più importanti del classicismo tedesco. Su un lato della scalinata un'amazzone in groppa al suo destriero affronta una pantera, mentre il cavallo del giovane combattente sul lato sinistro nitrisce di dolore, colpito dalla zampa del leone. Attraversando il cortile colonnato e il giardino delle sculture si raggiunge la Alte Nationalgalerie, dove un romantico re di Prussia, Federico Guglielmo IV, troneggia sul suo cavallo. Continuando la passeggiata per il centro storico di Berlino, nel Nikolaiviertel vi imbatterete in un altro cavaliere: il San Giorgio di August Kiss, alle prese con un drago.
Tiergarten e Charlottenburg: dal centro di Berlino “fino alle bambole”
Nel Tiergartenincontrerete le statue del compositore Richard Wagner (Tiergartenstraße 18) e della bella regina Luisa di Prussia. La statua di suo marito, Federico Guglielmo III, la osserva dalla sponda di fronte all’isoletta che prende il suo nome, la Luiseninsel. Si dice che alla regina piacesse passeggiare in questo parco, e nel XVIII secolo tanti berlinesi avevano l’abitudine di intraprendere lunghe passeggiate “fino alle bambole”. È così che la popolazione chiamava le statue degli dei che Federico II aveva fatto installare sulla Colonna della Vittoria (Siegessäule) poco dopo la sua incoronazione. Il percorso a piedi era abbastanza lontano dal centro della città. Anche le statue di marmo dei sovrani brandeburghesi e prussiani commissionate dall'imperatore Guglielmo II a partire dal 1895 vennero soprannominate “bambole dell'imperatore”. Oggi molte di queste sculture si possono ammirare nella Cittadella di Spandau.
La bella Luisa di Prussia riposa nel mausoleo all’interno del parco del palazzo di Charlottenburg. Accanto al suo sarcofago di marmo c'è quello di suo marito Federico Guglielmo III, e anche i magnifici sarcofagi dell'imperatore Guglielmo I e dell'imperatrice Augusta sono ospitati all’interno della tomba neoclassica dell'architetto Heinrich Gentz. Passeggiando nel parco si possono ammirare numerose altre statue e sculture reali e divine, come l’imponente monumento equestre di Federico Guglielmo di Brandeburgo, detto il Grande Elettore, reggente di Brandeburgo. A proposito, se non volete arrivare fino a Charlottenburg, una copia del monumento equestre si trova sull'Isola dei musei nel quartiere di Mitte, sotto la cupola del Bode Museum.
Il secondo dopoguerra: le tracce della divisione e l’arte legata al Muro
Ancora più monumentali delle statue equestri sono i due memoriali sovietici ai caduti dell'Armata Rossa. Ne troverete uno all’interno del Treptower Park, un parco enorme in cui vi consigliamo di soffermarvi. L'altro è sulla Straße des 17. Juni, vicino alla Porta di Brandeburgo, stranamente nella parte occidentale della città. Questa insolita collocazione si deve al fatto che le forze sovietiche eressero il monumento prima che la città venisse divisa nelle quattro zone di occupazione.
Ma anche la storia più recente della Berlino divisa ha lasciato il segno. In occasione del Simposio degli scultori europei del 1961-1963, alcuni giovani artisti europei, israeliani e giapponesi realizzarono una ventina di sculture per protestare contro la costruzione del Muro. Le loro opere si possono ancora ammirare nel verde Tiergarten, dove formano ormai un tutt’uno con la vegetazione. Parti del Muro stesso sono state preservate come monumenti, spesso in corrispondenza del suo percorso, come ad esempio le stele di acciaio arrugginito al Memoriale del Muro di Berlino o la variopinta East Side Gallery.
La divisione della città, così come la riunificazione, sono ancora oggi il soggetto di numerose opere d'arte negli spazi pubblici. Tanto per citarne alcune: il Monumento alla libertà e all'unità tutt’ora in costruzione nel centro di Berlino, l'installazione luminosa “Rock, Scissors, Paper” all'Oberbaumbrücke e il murale “Steakart”. Questo murale fotorealistico rappresenta la sezione di una bistecca cruda, dove le venature di grasso assumono i contorni della Berlino riunificata.
Muri e facciate come testimonianze storiche
Anche se molti muri e facciate sono andati distrutti durante la Seconda guerra mondiale, passeggiando per Berlino scoprirete sempre qualche chicca: sfarzosi stucchi del periodo guglielmino (Kronprinzenpalais), elementi giocosi di art nouveau (Amstel House), l'eleganza semplice dello stile moderno berlinese e naturalmente, tanta arte contemporanea sugli edifici. Talvolta anche sulle recinzioni: è il caso dell'attuale progetto di Hans Haak, che da maggio 2021 ha inaugurato il suo “Kunst am Bauzaun” (Arte sulla barriera di protezione del cantiere) per il Museo del XX secolo (Museum des 20. Jahrhunderts) con la scritta “Wir (alle) sind das Volk” (Noi (tutti) siamo il popolo) in dodici lingue. Negli anni a venire vari artisti lasceranno il segno su questa recinzione, per una Berlino aperta, multiculturale e tollerante.
Dal Kulturforum a Potsdamer Platz: arte contemporanea negli spazi pubblici
Laufen Sie vom Kulturforum in Richtung Potsdamer Platz, sehen Sie an der Fassade des GIZ-Gebäudes am Reichpietschufer die Windspiegelwand von Olafur Eliasson glitzern. Die kleinen Spiegel reflektieren je nach Wind und Wetter Wolken, Himmel und Bäume in der Umgebung, eine poetische Ergänzung zur urbanen Landschaft. Nicht weit davon entfernt stehen an der Potsdamer Straße die blau-roten Boxer von Pop Art Künstler Keith Haring und in demselben künstlich angelegten Wasser-Biotop das Stahlobjekt „Galileo“ von US-Bildhauer Mark di Suvero.
Am Kulturforum fügen sich die Berlin-Curves von Richard Serra beim Blick auf die Philharmonie optisch perfekt in die geschwungene Architektur von Hans Scharoun. Der Raum zwischen den beiden massiven Stahlplatten ist begehbar und steht in seiner bedrohlichen Enge im Gegensatz zum weiten Vorplatz der Philharmonie. Etwas näher zum Tiergarten hin erinnert das Kunstwerk „Gegenüber“ mit einer transparenten blauen Glaswand an die Euthanasie-Morde der Nationalsozialisten.
Camminando dal Kulturforum a Potsdamer Platz vi imbatterete nel “Windspiegelwand” (parete specchio del vento) di Olafur Eliasson sull'edificio della GIZ in Reichpietschufer: a seconda del vento e del clima, i piccoli specchi sulla facciata riflettono le nuvole, il cielo e gli alberi circostanti, un'aggiunta poetica al paesaggio urbano. Non lontano, in Potsdamer Straße, potrete ammirare i pugili blu e rossi della scultura “Boxer”, del pop artist Keith Haring, e nello stesso laghetto artificiale l'opera in acciaio “Galileo” dello scultore statunitense Mark di Suvero.
Al Kulturforum le Berlin-Curves (Curve di Berlino) di Richard Serra si sposano perfettamente con l'architettura sinuosa della Philharmonie di Hans Scharoun. Si può anche passare in mezzo alle due lastre d'acciaio giganti, in uno spazio angusto che contrasta con la vastità del piazzale della Philharmonie. Un po' più vicino al Tiergarten, l'opera d'arte "Gegenüber" (Di fronte), con la sua parete di vetro blu, ricorda le vittime del programma di eutanasia nazionalsocialista.
Memoriali e monumenti commemorativi
Gedenkstätten und Mahnmale sind heute wichtige und beeindruckende Bestandteile des Berliner Stadtbilds. Das Stelenfeld von Peter Eisenmann, Denkmal für die ermordeten Juden Europas, ist wohl die zentralste Erinnerungsstätte. Doch überall in der Stadt finden sich Spuren, die Orte des Erinnerns im Bayerischen Viertel zeigen auf 80 Schildern die nationalsozialistischen Verordnungen zur Entrechtung der Juden, vor Hauseingängen erinnern Stolpersteine an ehemalige jüdische Mitbürger, denen Unrecht widerfuhr. Auch mit den „Voids“, also den Leerräumen, die Architekt Daniel Libeskind hinter der mit Titan-Zink verkleideten Fassade des Jüdischen Museums fortsetzt, werden die von Gewalt und Verschleppung unterbrochenen Schicksale verdeutlicht.
Coraggiosi e dissidenti: l’anima combattiva di Berlino
A Berlino non si ricordano solo le vittime, ma anche coloro che ebbero il coraggio di opporsi. Ne è un esempio il memoriale di Georg Elser in Wilhelmstraße 90, eretto nel 2011 per celebrare il 72° anniversario del fallito attentato ad Adolf Hitler. Un altro esempio è la statua del giovane legato nel cortile del Memoriale della resistenza tedesca in Stauffenbergstraße 13-14, realizzata da Erich Reusch per commemorare il secondo attentato ai danni del Führer, avvenuto il 20 luglio 1944, anch’esso tragicamente fallito.
l'artista concettuale Hans Haacke ha voluto ricordare la rappresentante del movimento operaio Rosa Luxemburg, assassinata a Berlino nel 1919, installando delle targhe d’ottone recanti alcune sue citazioni nella pavimentazione della piazza a lei dedicata. E non poteva mancare un monumento dedicato ai pionieri filosofici del marxismo, Marx ed Engels, a Mitte, non lontano dalla Sprea.
In posizione di rilievo: la Haus der Kulturen der Welt e il quartiere governativo
Un altro luogo in cui si concentrano tante opere d’arte emozionanti si trova lungo il fiume Sprea, nei pressi della Haus der Kulturen der Welt (Casa delle culture del mondo), uno dei tanti edifici berlinesi opera dell'architetto Werner Düttmann. Sullo specchio d’acqua di fronte alla struttura si posa la farfalla di bronzo di Henry Moore (“Butterfly”), in perfetta armonia con le morbide linee curve che hanno valso alla Haus der Kulturen der Welt il soprannome di “ostrica incinta”. Superando l'edificio e proseguendo lungo la Sprea raggiungerete il quartiere governativo (Regierungsviertel). Qui vi attendono tante altre opere d’arte, tra cui una scultura di Eduardo Chillida composta da due elementi in acciaio che si intrecciano come mani. Collocata proprio di fronte alla Cancelleria federale, l’opera simboleggia la riunificazione tedesca.
Oltre alla Haus der Kulturen der Welt (Casa delle culture del mondo), gli edifici di Düttmann includono il padiglione multifunzionale Palais am Funkturm, la St. Agnes Kirche | König-Galerie, (Chiesa di Sant’Agnese, sede della Galleria König) l'Akademie der Künste (Accademia delle belle arti) nell'Hansaviertel e la mensa della Technische Universität Berlin (Università tecnica di Berlino). Vale la pena visitare l'università anche per il giardino di sculture che custodisce al suo interno: in questo luogo tranquillo e incantato potrete ammirare circa 80 opere d'arte e monumenti, tra cui la coppia di colonne doriche di August Stüler, sculture di Werner von Siemens o Franz Reuleaux, e la piramide di Hans Rucker.
Sculture e fontane come punti di ritrovo
Tatsächlich sind heute viele der Skulpturen und öffentlichen Kunstwerke beliebte Treffpunkte der Berliner. Allen voran natürlich die Weltzeituhr am Alexanderplatz. Familien mit Kindern suchen im Sommer Erfrischung am Neptunbrunnen in der Nähe des Fernsehturms oder am Märchenbrunnen im Volkspark Friedrichshain. Viele Werke tragen mittlerweile auch ulkige Spitznamen wie der Weltkugelbrunnen von Joachim Schmettau am Breitscheidplatz, den die Berliner schlicht Wasserklops nennen.
Molte delle sculture e delle opere d'arte nei luoghi pubblici di Berlino sono punti di ritrovo popolari per i berlinesi. Primo fra tutti, naturalmente, l'orologio universale ad Alexanderplatz (Weltzeituhr). In estate le famiglie con bambini cercano ristoro alla Neptunbrunnen (Fontana di Nettuno) vicino alla Torre della televisione o alla Märchenbrunnen (Fontana delle fiabe) nel Volkspark Friedrichshain. Molte delle fontane hanno soprannomi divertenti, come la Weltkugelbrunnen (Fontana del globo terrestre) di Joachim Schmettau a Breitscheidplatz, che i berlinesi chiamano semplicemente “Wasserklops” (“polpetta d’acqua”).
Non perdetevi la cascata nel Viktoriapark, ai piedi della quale si trova “der seltene Fang” (“la strana pesca”) di Ernst Herter: la scultura in bronzo di un pescatore che ha catturato una sirena nella rete. In cima al Kreuzberg si trova il monumento donato da Federico Guglielmo III per commemorare i caduti nelle guerre di liberazione contro Napoleone. Sedetevi sulle scale del monumento e ammirate il panorama: dalle verdi colline del parco fino a Potsdamer Platz e alle cupole del Gendarmenmarkt.